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ARBEDO-CASTIONEStadio, nuova puntata: "I terreni ci sono"

13.03.11 - 19:33
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Stadio, nuova puntata: "I terreni ci sono"

ARBEDO-CASTIONE - "Si tranquillizzino coloro che tra gli obiettivi della loro vita hanno quello di mettere i bastoni fra le ruote ai progetti che possono portare benefici ad una regione discosta dal centro cittadino (una volta realizzato, il centro polifunzionale-commerciale avrà infatti oltre 600 posti di lavoro!). Promotori privati e ACB sono determinati e non si lasciano distrarre da piccole ripicche di campanile!".

Con forza, Renza De Dea, a capo della Bellarca SA, risponde alle ultime indiscrezioni di stampa di ieri che parlavano di una pianificazione di stadio e centri commerciali su sedimi che appartengono a dei privati che - come si legge su LaRegioneTicino di sabato - "non sembrano minimamente intenzionate ad abbandonare la loro ubicazione".

In un lungo e articolato intervento, la candidata per la Forza Civica al Consiglio di Stato, fa il punto sul progetto di realizzazione dello stadio e di un centro commerciale ad Arbedo Castione. "Da un paio d'anni - si legge sul testo inviato - il gruppo di promotori privati, ossia la Bellarca SA, ha riservato i terreni sia per la realizzazione del centro polifunzionale-commerciale sia per lo stadio, che sarà realizzato a cura dell'ACB. La superficie dei terreni riservati a tal scopo è di circa 80mila metri quadrati, di cui 40mila riservati per lo stadio. La razionalità del progetto vorrebbe che il polo ludico-sportivo-commerciale si sviluppi prendendo in considerazione anche una striscia di terreno di un privato che per il momento è contrario a cedere o a permutare una parte della sua area. Posizione del tutto legittima che rispettiamo e sui cui non vogliamo certo disquisire".

Renza De Dea, quindi, ammettendo che esiste l'opposizione di un proprietario privato, assicura che "il progetto è comunque realizzabile anche solo sui terreni già di competenza di Bellarca SA, come indicato sulla pianimetria allegata, con un diverso insediamento rispetto a quanto previsto". Una sorta di piano B che permetterebbe la realizzazione del progetto.

Per quanto riguarda il ruolo dell'Associazione Calcio Bellinzona in questo progetto, De Dea fa una precisazione: "Non è Bellarca ad aver presentato la domanda di costruzione, bensì l'ACB, cui compete la realizzazione dello stadio in modo indipendente, ovviamente con un progetto urbanisticamente unitario con il centro polifunzionale-commerciale, che sarà invece realizzato da un gruppo immobiliare svizzero al di sopra di ogni sospetto quanto a capacità finanziaria. Sarà questo gruppo Svizzero - scrive De Dea - ad indicare Policentro per la commercializzazione e la gestione del centro".

De Dea, comunque, ammette che il progeto inoltrato dall'ACB prende in considerazione anche il terreno del privato con il quale non si è trovato un accordo, perché dal profilo funzionale sarebbe la posizione migliore, permettendo di affiancare lo stadio al centro ludico-commerciale. Questo permetterebbe - si legge ancora nel comunicato - un significativo ingrandimento della piazza pedonale riservata, come detto, alla popolazione, posizionandola così direttamente all’uscita del sottopasso pedonale-ciclabile della nuova stazione TILO. Siamo sempre fiduciosi di poter trovare una soluzione positiva con il privato in questione. Considerato però come ad oggi non vi sia ancora un accordo, l’ACB deve necessariamente posizionare lo stadio a nord del comparto, dove è stata riservata da parte di Bellarca SA una superficie di circa 40mila metri quadrati.

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